L’opera, composta da 5 pezzi, è realizzata in paperclay  (porcellana e carta) con  la tecnica a lastre.  
Le forme nascono dall’interpretazione dell’artista delle “ziqqurat” (o  ziggurat) alte torri dei templi della Mesopotamia formate da piani sovrapposti che servivano a raggiungere il cielo perché fosse favorita la discesa del dio sulla terra: era quindi un legame tra terra e cielo, tra  uomo e dio.
 
Guido DE ZAN, Paesaggio di Torri
 
Autore: Guido DE ZAN
 
 
Dualismo, dicotomia, ambivalenza: questa è l’arte di Guido de Zan. Nelle sue opere, la tradizione orientale, portatrice di tecniche secolari e legami simbiotici con la materia naturale, incontra l’occidente e la sua vulnerabile instabilità, generatrice di continue commistioni di generi e materiali. L’equilibrio delle lavorazioni artigianali, fatte di tempi lenti, pause riflessive, alla ricerca di un oggetto che si integri nella quotidianità domestica, gioca con il disequilibrio precario degli effetti d’ombra, delle incrinature. Materia e astrazione si rivelano nell’importanza del gesto, della modellazione, che si risolve però solamente nell’atto fruitivo, con la collaborazione di chi guarda. E immagina.
 
 
Titolo dell’ opera: Paesaggio di Torri
Anno di realizzazione: 2005
Dimensioni: h. da 35 a 50 cm.  ∅ da 9 a 11 cm.
 
 
 
 
  1.  
 
la farina e il fuoco
è un’ iniziativa promossa da